- Elena Donazzan
Cara amica e caro amico,
benvenuto in questo spazio dedicato alle cose in cui credo e per le quali vivo.
Mi permetto di usare il tono confidenziale del "Tu” perché immagino che se visiti questo mio sito avrai già una qualche conoscenza di me e sarai spinto dalla curiosità di sapere qualcosa in più.
Mi ritengo una persona fortunata e per questo ringrazio Dio: sono nata il 22 giugno del 1972 da Caterina e Fabio Donazzan che mi hanno donato Giovanna, mia sorella.
La mia famiglia è il centro della mia stessa vita; ho imparato le cose più importanti proprio in seno ai miei affetti, mi sono formata come persona, ho trovato sostegno e conforto alle mie aspirazioni e ai miei sogni.
Se credo nell’impegno politico è grazie ai valori di responsabilità e onestà che mi sono stati insegnati. Valori che andrebbero ricondotti alla politica in termini assoluti.
Purtroppo ormai si stenta a credere nella politica e in chi fa politica: troppi cattivi esempi, troppi interessi personali hanno allontanato le persone "per bene” dall’interessarsi di politica e dal credere che un’alternativa sia possibile.
Io ci ho creduto e l’ho fatto da diciassettenne idealista fin dai tempi del liceo con la passione e l’entusiasmo. Di quelle prime posizioni pubbliche, da segretario provinciale del Fronte della Gioventù, ho cercato di preservare l’intransigenza, quella morale innanzitutto, cercando di ammorbidire quella nei modi e nei toni.
Ricordo il giorno in cui decisi di iscrivermi ad un partito politico: era il Movimento Sociale Italiano, un partito "scomodo” ed ero in piazza ad un banchetto contro la legalizzazione delle droghe. Arrivarono dei manifestanti urlando e lanciando sassi e uova: per la prima volta mi trovavo di fronte alla violenza e all’odio, senza capirne la ragione. In quel momento, istintivamente, decisi da che parte stare: quella di chi coraggiosamente voleva affermare le proprie idee, voleva farlo in mezzo alla gente sfidando l’indifferenza di qualcuno e addirittura l’odio di qualcun altro, aveva la dignità non arretrare.
Mi è stata insegnata la militanza e il sacrificio, la cultura del rispetto delle istituzioni, la ricerca del Bene comune come ragione stessa della Politica, l’onestà del vivere nel privato e soprattutto nel pubblico.
Tutto questo patrimonio di valori ha tanti nomi e tante storie:la storia più importante per me è stata quella di un giovane deputato, Nicola Pasetto. Instancabile presenza in ogni sede e manifestazione, stimato per la sua coerenza ed il suo coraggio anche dagli avversari politici, amato da noi per la sua lealtà , la sua idealità , il suo cameratismo. Da militante a deputato, indifferentemente, restando sempre in mezzo alla sua comunità umana e politica ed in mezzo alla gente comune, senza farsi trascinare dall’illusione del potere, dalla notorietà , dall’ambizione sfrenata.
Una destra giovane e antica nel contempo, dinamica e ambiziosa nell’affermare la propria visione del mondo ma rispettosa della propria appartenenza e delle proprie radici.
"Le radici profonde non gelano” J.R.R.Tolkien
La difesa della Comunità , intesa come l’insieme inscindibile di un popolo, della sua terra, delle sue tradizioni, del portato culturale e di valori trasmesso di generazione in generazione. Ècomprendere che vi è un dovere di solidarietà nei confronti, prima di tutto, della propria famiglia, intesa in senso letterale ed in senso più ampio, come propria comunità , come Patria.
La Patria…. l’ho respirata nei racconti dello zio Costantino, medaglia d’argento al valor militare, l’ho vista negli occhi commossi di mio padre quando sventolava un tricolore o si cantava l’inno nazionale.
Ho amato la Patria conoscendone la storia e in particolare le pagine strappate della guerra civile e delle foibe, l’ho difesa quando veniva dileggiata e offesa.: pacificazione nazionale è la parola d’ordine per chi sta a destra e per chi ha a cuore il futuro dell’Italia Resta il diritto alla propria memoria, alla propria storia personale, ma c’è un dovere di consegnare tutta la storia d’Italia alla ufficialità e al dovere del riconoscimento, si deve ricostruire una memoria storica condivisa, che ci possa far sentire tutti italiani.
Tocca a noi restituire significato alla parola Patria, per ritrovare il senso di appartenere ad una storia, ad una narrazione ed una trasmissione di tradizioni, di valori, di principi per ritrovare la nostra Identità .
Ma l’identità non si costruisce artificialmente né si può negare razionalmente; essa si respira negli odori della nostra terra, si vive nell’atmosfera dei nostri paesi, si ascolta nella musicalità della nostra lingua e dei nostri dialetti, si ammira nei nostri musei, nelle nostre città d’arte, si prega nelle nostre chiese cristiane e cattoliche, si rigenera nella lettura dei nostri classici e nella trasmissione della profonda cultura popolare, si difende tutelando la nostra unicità nel mondo.
"Vivi come se dovessi morire subito, pensa come se non dovessi morire mai” G.Almirante
Oggi le sfide sono molteplici e difficili: sono quelle della globalizzazione culturale ed economica, della disgregazione della società e della famiglia, della perdita di riferimenti nelle istituzioni e nelle aggregazioni sociali.
Non ci sono facili soluzioni, né semplici risposte. Ci deve essere la capacità , in particolare da parte della politica, di saper ascoltare, di saper interpretare e soprattutto di essere al servizio della propria comunità . Solo attraverso la più ampia partecipazione ai processi decisionali si possono immaginare progetti che siano condivisi e possibili, solo se la responsabilità delle scelte è sostenuta si possono affrontare i problemi della nostra società .
Certo debbono esserci dei principi di riferimento e degli ideali a cui tendere e a cui fare fede altrimenti tutto diventa relativo e giustificabile.
L’esperienza maturata da consigliere di opposizione nel consiglio provinciale di Vicenza e accresciuta in questi ultimi cinque anni in Consiglio Regionale del Veneto, da forza di maggioranza, mi hanno permesso di comprendere quanto possa e debba fare la politica.
Oggi si deve fare fronte ai problemi con bene delineato il progetto della società che vogliamo.
Una società che abbia a cuore il diritto e dovere al lavoro: che non delocalizzi impoverendo il nostro territorio, ma apra ai mercati esteri, che non prometta facile accoglienza a chiunque, che tuteli il made in italy solo per quei prodotti che siano totalmente lavorati in Italia, che introduca un sistema di partecipazione coinvolgendo tutte le forze produttive, che investa in un accesso al credito equo e legato agli interessi locali.
Una società che sia autenticamente sociale: che riconosca la centralità della famiglia naturale, che favorisca le giovani coppie, che tuteli il diritto alla vita fin dal suo concepimento, che aiuti gli anziani a restare parte integrante della comunità e all’interno della propria famiglia, che sostenga le fasce più deboli e i non garantiti.
Che sia responsabile del proprio ambiente, che rispetti il patrimonio artistico ed architettonico delle nostre città opponendosi alle speculazioni edilizie, che dia le giuste risposte infrastrutturali con serietà e trasparenza, che mantenga l’uomo legato alla terra, alla sua lavorazione e valorizzazione delle produzioni agroalimentari italiane.
"L’uomo non si può separare da Dio, né la politica dalla morale.” San Tommaso Moro
La questione morale resta la più grande sfida della politica: saper affrontare i problemi della società con disinteresse personale per perseguire l’interesse comune deve restare la condizione necessaria per l’agire pubblico.
Forse ti aspettavi una presentazione più sintetica e puntuale, ma ho preferito dire qualcosa di più sulle mie convinzioni, sul mio modo di essere e di vivere, sul perché, scegliendo di seguire la mia attività politica tu sappia esattamente che cosa penso. Ho quindi deciso di scrivere il mio curriculum ideale più che quello personale…per me conta di più. Se vorrai scorrere velocemente queste righe, riconoscerai nelle parole in neretto il mio senso della politica.
Grazie per l’attenzione, resto volentieri in ascolto delle tue valutazioni ed opinioni.

Il mio curriculum
Categoria principale: Assessore Donazzan
Pubblicato Martedì, 26 Ottobre 2010 06:50
ELENA DONAZZAN
Assessore Regionale del Veneto
Nata il 22 giugno 1972 a Bassano del Grappa (VI)
Maturità linguistica sperimentale
Padre Sottufficiale degli Alpini di carriera poi autotrasportatore
Madre insegnante elementare
Sorella insegnante elementare, laureanda in Psicologia
Famiglia di tradizione e vita professionale militare
Prima della mia famiglia ad avere una tessera di partito
Curriculum amministrativo
1994 - 1997 eletta in Consiglio Provinciale di Vicenza – opposizione
2000 eletta in Consiglio Regionale del Veneto con oltre 7 mila preferenze personali nella lista di AN – maggioranza
Eletta dal Consiglio Regionale del Veneto membro del Congresso delle Regioni (assemblea dei Parlamentari regionali)
2005 eletta al secondo mandato in Consiglio regionale con oltre 13 mila preferenze personali nella lista di AN
Nominata in Giunta regionale dal Presidente Galan con i referati Istruzione, Formazione, Lavoro, Tutela del Consumatore, Sicurezza Alimentare, Servizi Veterinari, Caccia e Protezione Civile
2006 eletta alla Camera dei Deputati – si dimette il 28 aprile 2006 per incompatibilità con la carica di Assessore
2010 eletta consigliere regionale al terzo mandato con 22.132 preferenze personali nella lista PDL
Nominata in Giunta regionale dal Presidente Zaia con i referati Istruzione, Formazione, Lavoro e dal 28 ottobre 2014 anche Trasporti
2015 eletta consigliere regionale al quarto mandato con 6.736 preferenze personali nella lista di FI.
Nominata nuovamente in Giunta regionale dal Presidente Zaia con i referati Istruzione, Formazione, Lavoro e Pari Opportunità.
Curriculum politico
Iscritta al Fronte della Gioventù nel 1989
Presidente provinciale di Vicenza del movimento giovanile del MSI Fronte della Gioventù e poi Dirigente Nazionale di Azione Giovani dal 1996 al 2005
Membro dell'Assemblea Nazionale di Alleanza Nazionale – partecipa al congresso di fondazione di AN - Fiuggi 1995
Membro della Commissione nazionale di AN per l'Agricoltura
Responsabile del Dipartimento di Pari Opportunità per il Veneto di AN
Consigliere Particolare del Ministro Alemanno
Membro Commissione IX Nazionale Istruzione Formazione Ricerca
Membro della Fondazione Triveneto "Più società meno Stato"
Promotrice della rete Identità e Libertà (rete degli under 40 presente del nord Italia – www.posizione.org)
Rappresentante della Regione nel CdA della Fondazione Studi Universitari di Vicenza

Elena Donazzan
Autore Esperto Di iGaming Presso Donazzan

Giulio Panicucci
Redattore Capo Presso Donazzan